Non ha più colore il ramo vestito di vetro che cede muto, sfibrato.
E le gemme, come paralisi, non sanno di esserci; scavano dimore in abbracci bendati di ghiaccio, marcano di ombre il fango stantio e calpestato.
Non aspettano, non credono, non sanno.
Allo stesso modo io, vuota, aspetto nulla, non mi frantuma il ghiaccio che mi copre. Ma, senza segnali di verde o corolle, resto. Così che un indizio di sole mi trovi da viva.
©Katia Colica