Sottrazione

Ph: Marco Costantino

Pervade  l’aria terrosa e stantia

questo sole tardivo di maggio.

E raspando asciuga le gole

che adesso stanno mute.

Spacca le labbra delle ragazze

e gli accomoda le lamelle di sale

che virano dal bagnasciuga

sulla pelle sottile e smaniosa 

di un solo indizio d’estate;

infiammando il bordo degli occhi

cristallizza in colori di arancio.

Andrà disperso stasera

dentro una bolla di freddo;

svanirà improvviso, brusco,

come un difetto primitivo

come la mancanza struggente

mai saturata, finale,

che ogni tramonto consegna

assieme alla lacerazione

di quel distacco intirizzito

che qualunque anima ferita

porta inutilmente al riparo.

©Marco Costantino opera fotografica

©Katia Colica testo

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