Marte, la Luna e tu
So cosa ci si aspetta da me, ecco il motivo per cui trovo ogni mezzo per andare fuori tema. Questo è il primo post in un blog nuovo, uno spazio che mi rende felice e stuzzica la mia fantasia: è uno spazio che ha “il medico” citato da qualche parte nel curriculum quindi – quando e se mi andrà e a mio insindacabile giudizio – prima o poi tirerò fuori il medico e non solo lo scrittore, ma non aspettatevi discussioni eterne sulle origini della vita, del cancro, sulle Big Pharma e sugli studi del 1400 a.C. che qualche spiritoso tenta di spacciare come l’unica verità attuale nella cura delle malattie mortali. Non aspettatevi solo medicina tradizionale perché metto insieme la chirurgia e i trattamenti energetici (Pranic Healing, Reiki, theReconnection e cose così) ma non illudetevi che definisca “alternativa” una medicina che invece deve essere “integrata”. Insomma, non mettetemi addosso etichette: non vanno bene mai, addosso a nessuno, perché limitano le infinite possibilità. E la scrittura ha nella sua essenza la possibilità infinita di creare, diversificare, di diventare altro da sé.
Un blog medico non mi interessa. Attualmente accetto le proposte di blog con due condizioni di base: che non si tocchino i testi che scrivo (errori, orrori e stile devono essere miei, non accetto maestrini con la penna rossa) e non mi si diano limiti di argomento. Potrei parlare di oroscopo, per esempio, e delle modalità di comunicazione degli astrologi: siamo sicuri che le loro nefaste previsioni per alcuni segni non vadano a danneggiare la psiche di gente fragile che andrebbe invece sostenuta e incoraggiata? O sono i medici – e solo loro – a essere giudicati per i termini che usano, per il tono e lo sguardo che riservano al mondo? Quando ho visto persone che rifiutano un intervento chirurgico a una certa data nonostante abbiano il cancro “perché l’ha detto l’astrologo” mi sono posta innumerevoli domande, e ancora attendo risposte coerenti. Potrei dirvi che sono curiosa di vedere cosa accada al mio prossimo libro che – scritto con Umberto Veronesi – esce il 13 gennaio 2015 con Marte in congiunzione con il Sole: che Marte si congiunga al Sole può essere una notizia meravigliosa, ma tra le varie amenità che Internet propina c’è anche il tracollo totale o la morte dell’autore (se dovesse trattarsi della mia morte beh… Questo post avrà molte letture, dopo, e qualcuno sosterrà che l’avevo presagito). Oppure potrei chiedervi perché Branko e Paolo Fox raramente si trovano d’accordo sul peso della posizione della Luna per il segno dei Pesci. Roba così.
Insomma amici e viandanti del web, la libertà sta nel conoscere mille argomenti (avendo un milione di dubbi) andando ancora oltre. E’ come essere medico e scrittore e non fermarsi a ciò che si conosce fino a oggi: non è forse questo il segreto della vita? Un blog nuovo in mezzo a persone che stimo, la sfida di trovare argomenti adatti in armonia con i post che i colleghi piazzano qui in Sdiario con volteggi stilistici magistrali.
Mentre scrivo i media italiani sono in fermento perché due buontemponi ricercatori americani della Scuola di Medicina della Johns Hopkins a Baltimora (nientemeno) hanno messo insieme una montagna di dati e con l’ausilio di programmi informatici hanno scoperto che la maggioranza dei tumori nasce per caso: anzi, parlano proprio di “bad luck” cioè di sfortuna. La scoperta è semplice da descrivere: su trentuno tipi di tumori (per la verità stiamo parlando di trentuno tipi di tessuti umani colpiti da degenerazione tumorale) solo nove sembrano avere una certa spiegazione in base a fattori genetici ereditari o stile di vita, il resto accade per caso. Le mutazioni di cellule in replicazione normale creano il tumore, e nessuna correlazione si trova con lo stile di vita, la genetica familiare e altri fattori che potrebbero darci l’illusione di una prevenzione. Perché i fumatori non si sentano troppo assolti dirò che tra i nove tumori la cui causa è stata ricondotta allo stile di vita c’è il tumore polmonare nei fumatori (e ci sono tumori da virus, come quello del fegato in seguito a infezione da virus dell’epatite C o quello del distretto testa-collo da Papillomavirus 16), comunque non comprendo la sorpresa mondiale. Che la maggioranza dei tumori non abbia una causa identificabile si sa, e nessuna informazione recente sullo stile di vita (alimentazione, esercizio fisico eccetera) è stata in grado di modificare questa verità. Non si sa perché nasca la maggioranza dei tumori, salvo rare eccezioni che riguardano tumori più direttamente riconducibili a fattori esterni (fumo di sigaretta, virus, radiazioni) o tratti ereditari.
Allora non serve a niente fare prevenzione? Anche in questo caso mi stupisce il dubbio. Mangiare bene, fare esercizio fisico e comportarsi in modo sano non riguarda solo il cancro. Le malattie del cuore, il diabete, i problemi del fegato e dei reni non ci interessano? Lo stile di vita “sano” ha un impatto sulla salute globale, e nella nostra vita non esistono solo i tumori. Oltretutto un altro genere di prevenzione, detto “secondario” perché non evita lo sviluppo della malattia ma la scopre ai suoi esordi, è molto utile anche secondo i due ricercatori buontemponi della Johns Hopkins: la diagnosi precoce si conferma vieppiù l’arma attuale per ridurre il rischio di morte per tumore. Se non possiamo evitare la “bad luck” possiamo farci furbi e scovare i tumori appena nascono, potenziando le probabilità di guarire.
Ecco, non è un blog medico e non considerate questo esordio un esempio rilevante per ciò che scriverò in futuro. Mi andava di ragionare sul più e sul meno e l’ho fatto, in libertà. Con Marte, la Luna, Venere e Saturno che stanno a guardare.
© MariaGiovanna Luini, 2015