La Espera
(Microrrelato inspirado en Arte Callejero )
Espera. Sin hacerse muchas preguntas, porque le dijeron que pronto volverían a rescatarlo y, aunque el hilo de la esperanza se haya roto hace incontables noches, él sigue allí. Continúa asido a lo único que conoce, a su única certidumbre, a ese espacio estrecho rodeado de rejas donde lo escondieron para protegerlo en un pretérito omitido. Ya no cree con la vehemencia del niño que fue cuando vio las espaldas de sus padres alejarse del refugio seguro para buscar ayuda entre las bombas y el claror de una noche de guerra. Ahora se aferra a su nada, a ese campo yermo que lo rodea y que él observa con el rostro desmadejado y la mirada perdida en el infinito, buscando el rostro de ellos entre quienes pasan ocasionalmente por allí. Lo ciñen barrotes entre los que alguna alma piadosa pasa un trozo de pan, lo estrechan sin cobijarlo, bajo el puente medio derruido, sobreviviendo a la guerra de los hombres que sigue sin entender, porque quedó niño. Y olvidado.
L’attesa
(Mini racconto ispirato alla Street art)
Traduzione Maddalena Zancato
Aspetta. Senza farsi troppe domande, perché gli hanno detto che presto sarebbero tornati a riprenderlo e, anche se il filo della speranza si è rotto ormai da innumerevoli notti, lui resta lì. Afferrato a ciò che conosce, alla sua unica certezza, a quello spazio stretto circondato da grate dove in un passato non detto l’hanno nascosto per proteggerlo. Non crede più con la veemenza del bambino che era quando ha visto le schiene dei suoi genitori allontanarsi dal rifugio sicuro per cercare aiuto tra le bombe e il chiarore di una notte di guerra. Ora si aggrappa al suo niente, a quel campo deserto che lo circonda e che egli osserva con il volto logoro e lo sguardo perso nell’infinito, cercando i loro visi fra quelli di chi, di quando in quando, passa di lì. Lo cingono le sbarre attraverso cui qualche anima buona fa passare un pezzo di pane, lo circondano senza dare riparo, sotto il ponte mezzo diroccato, mentre sopravvive alla guerra degli uomini che continua a non capire perché è rimasto bambino. E dimenticato.
©Andrea Zurlo, 2020