Ciliegia di Barbara Garlaschelli

In ricordo delle staffette partigiane.
Donne con tanta paura
e indomita volontà di essere libere.
 
 
 
Resiste
dentro il gelo che taglia
le mani
e screpola le labbra.
 
Resiste
nella goccia di sangue
che scivola lungo
la schiena nuda
colpita da
una
dieci
cento
nerbate.
 
Resiste
e non piange
anche se gli occhi
cercano altri occhi
e trovano solo
uno spazio nero
stretto di dolore.
 
Resiste
alla tentazione di cedere
e snocciolarli tutti i nomi
come sputare gli ossi
di ciliegia
come da bambina gridare
forte
“Tana libera tutti”.
 
Resiste
perché sa che domani
tocca a lei
Finite le fughe
in bicicletta a portar segreti
sulle montagne.
 
Resiste
che tanto più di così
non la possono stracciare
come un vestito della
domenica
calpestato da mille stivali.
 
Resiste
che poi tutto finisce.
E un’altra inizierà
di nuovo
e di nuovo
capelli al vento
e segreti in tasca
su per le strade sterrate
nel giorno che nasce.
 
Resiste
che a morire
poi
è un attimo.
©Barbara Garlaschelli, 2019
 
Ispirata alla foto di Leonardo Cassi “Resistenza”
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