Letture sceniche da Frammenti
Letture sceniche da Frammenti di Barbara Garlaschelli
Bella da morire
– Ieri notte ho ammazzato un uomo. La prego, non faccia quell’espressione: sì, lo so quello che ho appena detto. Che ho ammazzato un uomo, ma almeno prima mi lasci raccontare. Ne ho bisogno. Non pensavo e invece da qualche mese sento il desiderio di raccontare quello che mi sta
Qohelet – Seravalle/Venturi
Il torto più grande che è stato fatto alla Musica è quello di averle dato una data di scadenza: esce undisco, lo si promuove per un po’ e dopo qualche mese lo si dimentica perché distratti dal nuovo. Unturbine escogitato dal music business in nome del guadagno, che ha inquinato
Existenz
La non-esistenza (il non-esistere) lo intrigava. Questo perché la sua visualità non era programmata. Non era influenzata dal Super-Io.Sì, è vero, il taccuino era un inquisitore che lo torturava, senza rispondere mai alle sue domande. Ma lui era troppo vigliacco per la vendetta. Niente di niente, diceva. Niente di niente.
Svelata meraviglia
Credo nella morte prima della vita nel non essere stata e tutto divenire materia d’illimitato oblio pulviscolo d’universo pensiero distratto di dio. Credo nella pienezza del vuoto nelle forme molteplici d’identità nelle frequenze in cui scorre l’energia creatrice nel silenzio di solido suono. Credo nella conoscenza che ci oltrepassa nei
Aspirante letargica
Soffro di disturbi del sonno. Non dormo come gli altri esseri umani, non passo 8 ore in uno stato di misericordiosa assenza di coscienza, preoccupazioni, paura, rabbia, tensione. Questo stato di splendida eagognata distanza da me
Tutto in ordine
Sto mettendo in ordine gli scaffali del negozio, quando succede. Non che ne avessero bisogno: è solo che quando sono depresso devo tenermi occupato in qualche modo. Qualsiasi modo. Per consolarmi, mi dico che non sono
ArtemisiA – Derealizzazione Sintomatica
L’album di cui oggi ripropongo l’ascolto è datato 2021 e porta la firma degli ArtemisiA, gruppo che seguo con attenzione perché, al di là dell’ottima musica che propongono, offrono sempre importanti spunti di riflessione e illuminano
Ancora un giro
Ti incontrerò per caso su una carrozza del treno parlerai il mio dialetto, e io lo avrò scordato mi chiamerai per nome, e io lo avrò scordato. Tirerò fuori una matita e disegnerò i tuoi occhi
L’autunno addosso
Mi cucio addosso l’autunno resto dentro castagna incastrata nel riccio pungo e marcisco divento altro nelle tane della notte i battiti si attenuano i sogni si fanno più grandi del freddo Comprendo il silenzio spogliarsi da
Lazzaro
Come tutti, amava edificare un tempio alla lontananza. Il suo unico lavoro era vivere. Per il resto era disoccupato. Per lui perdere tempo era guadagnare tempo. Perché? Aveva avuto da se stesso l’incarico di investigare su
Donzelletta
Il rumore del respiro imprigionato dentro le mani, giunte intorno al naso a formare una conca, sembrava una monaca in preghiera. Era rilassante quel suono basso e costante, la mente si schiariva, lepreoccupazioni si facevano nebbia
Estote parati
Amita aveva dodici anni e come tutte le bambine della sua età andava a scuola. Prendeva il pulmino da quando aveva sei anni e bisogna ammettere che era una gioia per l’autista ascoltare le sue chiacchiere
Le parole che scegli
Le parole di guerra sono già armi bruciano il foglio impoveriscono l’umanità Come parli d’amore è già l’amore stesso colonna sonora e testo di ciò che ci trasforma Le parole che scegli per i figli sono
L’impatto
L’impatto col suolo per lui era stato devastante. Ora guardava se stesso, con ammirazione, ma anche con stupore. Continuava a studiarsi. Era innamorato del caso. La vera notizia sono io, diceva.E aggiungeva: l’unica notizia. Cadere dall’alto