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Jekyll: Ci ho provato a schivare quel diretto. Ma tu eri come invisibile, non potevo vederti. Eri così veloce che tra un pugno e l’altro non riuscivo quasi a provare dolore. Mi colpivi dove non me l’aspettavo. Ho urlato solo quando sono finito al tappeto. Prima di capire che stavoleggi »

Alla Bella Elena la serranda si alzava puntuale ogni mattina alle 7 e si abbassava alle 8 di sera; una sola lunga pausa (fra le 2 e le 4 del pomeriggio in inverno, dalle 2 alle 5 in estate), quando la proprietaria chiudeva la cucina, rassettava e si riposava nellaleggi »

Può capitare che il giorno diventi sera, che il battito del cuore diventi passo lento, che la stanchezza diventi una pialla limata a filo, passata sui giorni, a consumare. Può capitare di spendere tutto o risparmiare anche i sorrisi; di grattare via qualcuno dalla tua pelle come la ruggine. Dileggi »

Ricordati che il Lunedì di Pasqua sei da me. No, lunedì non posso, sono di suicidio. Ma come, me l’avevi promesso. Lo so, mi dispiace, ma credimi, non ne posso fare a meno. Non puoi rimandare? Anche al giorno dopo. Sai, ci sarà anche Leandro. Pensa che viene apposta daleggi »

Ettore guardò scorrere l’acqua sotto di sé. Era limpida. L’ultima volta che aveva visto il Naviglio Grande limpido così erano forse gli anni Cinquanta e lui era un ragazzino e ci faceva il bagno con gli amici.  Quasi tutti avevano visto il mare tranne lui e quando lo avevo vistoleggi »

Il Sardo, quella domenica, si era svegliato con un pensiero molesto che lo pungeva come il cardo quando, da bambino, d’estate, si rotolava giù per la scarpata. Il mercato era di solito un buon motivo che ancora, alla sua età, lo faceva muovere con un minimo di entusiasmo, intanto perchéleggi »

Capisco la carta straccia, perché mi assomiglia. Avrebbe pur detto qualcosa un tempo. Se non fosse che. Guardatemi. Accartocciato come sono sul fondo di me stesso. Anche nei momenti in cui raccontai, sapevo del cestino dei rimpianti.E non ho fatto niente – leggero com’ero – per non finire tra leleggi »

L’accusa dimostrerà che il poeta David Foster Wallace è stato ucciso dall’uomo David Foster Wallace e non il contrario.Dimostreremo che non è stato un delitto poetico ma un delitto umano. Principalmente perché il delitto poetico non esiste, esiste solo quello umano.È innegabile che “gigantesche ombre asteriscoidali” gravavano sul rapporto cheleggi »

Il palo del semaforo ha un sapore secco. Sanguigno. Sulla lingua resta l’asprigno del sole e della vernice.La bambina lo afferra per un polso e gli strattona il braccio. «Di che cosa sa?» Andrea si divincola e l’allontana con la mano aperta. Chiude gli occhi, scrolla le spalle e aspiraleggi »

Ma in fondo io che ne so perché ammazza la gente, davvero, io non lo so. Io, che l’ho quasi fatto. Qui, dentro al carcere, ho anche letto gli articoli che hanno parlato di me: “Tentato omicidio: donna fracassa il cranio al compagno per futili motivi”. E per un po’leggi »