sito (Page 2)

Lui me lo diceva sempre, che mi amava. Tutti i giorni, tutte le notti, tutte le ore che passavamo insieme. Lo diceva così spesso, che ho finito per crederci anch’io. Nonostante. Nonostante le botte, le cattiverie, le male parole, le piccole crudeltà di tutti i giorni, come negarmi il permessoleggi »

Ho visto lacrime col vestito della festa e lupi da compagnia. Muri di tempo. Ho visto malattie che fanno guarire. Ho visto fiori che esplodono e frecce d’amore avvelenate. Ho visto i frequentatori delle stelle. Ho visto scarpe che scrivono poesie, cuori di sabbia, bocconi che si ingoiano da soli.leggi »

Il mostro degli abissi preferisce dormire sul fondo dei miei sentimenti. Quando si sveglia con una lama di luce taglia il mio occhio. E il mio sguardo ferito coglie essenziali momenti. Ora sei mio, sentenzia il mostro, appartieni solo a questi momenti. E il presente mi abbaglia, l’istante mi rendeleggi »

La nuova stagione è arrivata e, se si hanno occhi per guardare, uno degli spettacoli più belli e gratuiti a cui si può assistere è quello della volta celeste. Uno spettacolo ormai poco godibile da chi vive in città per via dell’inquinamento non ultimo quello luminoso e purtroppo ormai ancheleggi »

Molte volte sentiamo dire frasi del tipo Il rock è morto! La musica di una volta… Sono considerazioni che commento raramente perché spiegare che la musica rock continua ad esistere e ad evolversi a chi si è fermato a contemplare solo i miti non è semplice. Le leggi del mercatoleggi »

L’essere è oscuro, se non coincide con l’apparenza All’inizio del secondo atto de Il Gabbiano, “all’ombra di un vecchio tiglio, siedono su una panchina l’Arkadina, Dorn e Masha”: Arkadina (a Masha): Su, alziamoci. (Si alzano entrambe). Mettiamoci l’una accanto all’altra. Tu hai ventidue anni, ed io quasi il doppio. Evgenijleggi »

Se le menti più illuminate della fine del XIX e della metà del XX secolo avevano intuito dall’alto delle loro sublimi intelligenze i drammi sociali dei futuri secoli, a chi aveva capacità d’osservazione all’inizio degli anni 2000 la tragedia è apparsa in tutta la sua evidenza. Il crollo delle ideologieleggi »

Dio, quant’è bella!L’ho sempre saputo, anche quando aveva dieci anni, e portava negli occhi questa promessa di eterna perfezione, ma in modo inconsapevole, senza pretese e presunzione. L’ho vista per la prima volta, proprio qui vicino, oltre venti anni fa, eravamo una banda di ragazzini sfrenati e l’estate sembrava infinita.leggi »

Quando volgiamo lo sguardo indietro e pensiamo al mondo antico, inevitabilmente ne osserviamoammirati solo lo spettro. Intuiamo la magnificenza architettonica attraverso quel che resta di grandiopere, leggiamo estasiati le opere di artisti e pensatori scoprendo spesso quanto hanno influenzato lacultura occidentale, cerchiamo di ricostruire una possibile quotidianità attraverso corredi funerarileggi »

Addentriamoci nei meandri de Il gabbiano iniziando dalla pagina dei personaggi, una lista con laconiche indicazioni in merito a parentele e professioni: Irina Nikolaevna Arkadina, vedova Treplev, attrice; Konstantin Gavrilovic Treplev, suo giovane figlio; Petr Nikolaevic Sorin, fratello di Irina Nikolaevna; Nina Michajlovna Zarechnaja, ragazza giovane, figlia di un riccoleggi »