scrittore

Foto di eko pramono da Pixabay

Quando mamma ha chiuso la porta mi sembrava proprio buio buio, dovevo stare ferma per non sbattere contro le cose e non rompere niente e farmi male. Poi, piano piano gli occhi si abituano e incomincio a vederci almeno un po’. La striscia di luce che passa da sotto laleggi »

A quanto pare, lei non s’è accorto di nulla. Le dico di no, non vorrei insistere, ma. Solo dopo la sepoltura, dice? Solo dopo. A tumulazione avvenuta. E i funerali? Niente. E le lacrime? Il dolore di chi è restato? Niente. Come se dormisse? Come se dormissi. Forse ha sognatoleggi »

Scusi, a chi devo rivolgermi per un risarcimento? Questo è l’Ufficio Risarcimenti. Dica. Guardi, non so come spiegarmi. Io vivo aspettando un risarcimento.Ma non sa da chi. Giusto? Giustissimo. Ha portato i documenti? Veramente no. Quali documenti? La lista dei torti subiti, innanzitutto. No, non ce l’ho. In tal caso,leggi »

Ogni luogo è il centro del mondo. Ogni momento è il cuore del tempo. Il poeta lo sa bene. La sua presenza fra di noi è come quella delle nuvole di Baudelaire – “le nuvole, le nuvole laggiù, le nuvole meravigliose”. Ma a una certa età, il poeta non haleggi »

Allora, ci prepariamo al salto nel buio?Sì, caro, sono pronta.Segui le istruzioni che ti dò, piccola mia, non devi fare altro.Che bello.Dammi la mano.Devo chiudere gli occhi?Sì, se li chiudi è meglio. Ma adesso fai silenzio. Non fare commenti.Tanto non c’è niente da dire, né da capire. È vero, caro?leggi »

È la realtà nel punto fermo della sua sostanza. Lo sbriciolamento dell’essere nella sua entelechia. È una persona senza persona. La visione di una visione. È l’idea frantumata nel movimento, lo scompaginato assetto di un’evoluzione. Dio fatto uomo che trema prima di pensare. È la ribellione di una verità: particellaleggi »

Faccia attenzione.A cosa?Beh, mi creda, quando si cammina sulla corda sospesa nel vuoto, a così grande altezza e senza rete di protezione sarebbe meglio, molto meglio, prestare la massima attenzione a quello che si fa.Non si preoccupi. Ci sono abituato. Lo faccio fin da piccolo.Ah, allora non c’è bisogno cheleggi »

Qualche volta potrei anche ignorare il maltolto, ma non posso non chiedermi chi è che decide come e quando dev’essere fatto del male a Davide. L’ipocrita parola, si sa, scatena disastri d’incomprensione. Il mondo piagato esiste e resiste, senza che nessuno si occupi di curarlo. Quello che mi spaventa èleggi »

Foto di Simon Berger – Da Pexels Babbo Natale è stanco. Ha freddo, sete e gli fanno male i piedi. Sono quasi dieci ore che sta in piedi nella poltiglia grigiastra che stamattina era neve, davanti alla porta automatica del supermercato. Un ciuf ogni trenta secondi, uno sbuffo di caloreleggi »