schegge

Mi dispiace tanto, non l’ho fatto apposta, davvero. Ero ubriaco, chiaro. Era il mio compleanno, la giornata era quasi finita e non avevo festeggiato un cazzo. Ero lì da solo, a guardarmi intorno senza vedere e a cercare di non pensare. Ma l’occhiata di disprezzo di Linda che usciva sbattendoleggi »

È buio, qui. E c’è un sacco di silenzio, adesso. Prima, no. Prima c’erano tutti quei rumori, e quegli urli. Mi davano fastidio, quegli urli. Mi rintronavano nella testa, anche se mettevo le mani sulle orecchie. Ho provato a dirgli di smettere, ci ho provato, ma non è servito aleggi »

Tutto sommato non è stato granché. Un po’ di sangue qua e là, ma neanche troppo, qualche lamento subito soffocato dall’ultimo colpo alla nuca, venti secondi di tremito sul parquet del soggiorno e via, tutto finito. Più veloce di una sigaretta. E poi dicono che ammazzare è un’esperienza terribile, unaleggi »

Le luci dei fari scivolano sui campi gelati, sui cartelli sbiaditi che mi vengono incontro e spariscono subito, inghiottiti dal nero, sulla lingua di neve sporca che scorre di lato. Intorno, il buio si va facendo meno spesso, si cominciano a intravedere i profili di qualche cascina, i ricami obliquileggi »