L’abbraccio di Davide Morresi
Eccole. Le mani.
Aperte, con le dita tese. I polpastrelli come ciliegie. Le falangi come ramoscelli.
Mani aperte. Con linee nette e definite. Mi sembra assurdo che non le abbia mai notate finora.
Quella del cuore pulsa, la vedo danzare, ballerina di epidermide.
Quella della testa sembra stanca, alla ricerca di uno spazio nuovo, ...