racconto (Page 50)

L’ANGOLO OTTUSO Ti sei allontanato lungo la strada, hai svoltato l’angolo e sei sparito. Pensavo che ti avrei rivisto, che ci sarebbe stato il tempo di un saluto. E’ solo un angolo, ho pensato. E’ solo una strada. E ho tenuto il saluto per me. Ma non era solo l’angololeggi »

PIGIAMA A DUE VOCI (A) Fu subito chiaro la prima sera: lei baby-doll in raso rosso, io maglietta stinta Hard Rock Cafè Las Vegas. Baby-doll batte qualsiasi Hard Rock Cafè mille a zero. Raso rosso prende camera, maglietta stinta dorme su divano. È scritto sulle istruzioni, se ci guardate bene. Ioleggi »

NEL DUBBIO L’aveva raccolta come si fa con un animale trovato per caso. Era piccola, era piena di ferite e puzzava di un sacco di cose di cui lui non ricordava più l’odore, giovinezza compresa. Il suo era stato un gesto istintivo: lei gli si era buttata tra le braccialeggi »

10 SECONDI Li vedo che si abbracciano. Li vedo stretti l’uno nelle braccia dell’altra. Posso immaginarmi il suo odore. Lo conosco bene. Ha un odore buono lei, di borotalco, di candore. Anche se è tutt’altro che candida, se no non sarebbe lì tra le braccia di quello. Quanto tempo leleggi »

MENTRE DORMI Mentre dormi, penso a Filù. La chiamò così mia madre. Era convinta che avesse gli stessi occhi di Sofia Loren in Matrimonio all’italiana. Come la Filumena del film, anche lei venne tolta dalla strada, portata altrove. Mia madre non la conosceva bene, la nostra gatta. Era con meleggi »

NUMERO 95427 Guardò il campo sterrato. Lunghe baracche di legno. A destra e a sinistra. Deserte. La polvere si sollevava a spirali, poi si depositava a terra. Gli alberi erano una macchia verde, lontana. Gli occhi percorsero il filo spinato. Annusò. Non sentì odore. Non più. Mosse un passo. Sileggi »

IO SO PRENDERMI CURA DI VOI Io, quando ho davanti un uomo che muore ecco, io so cosa fare. Soprattutto so cosa dire. La ritualità delle parole non mi fa paura: se dovessi dare un chiarimento a qualcuno potrei farlo senza tremare. Ho scelto di essere quello che sono –leggi »

IL CUORE DEI LUCENTI Alla famiglia Lucenti gli rimanevano incastrate le cose addosso. Sì sì, proprio così, quando moriva un Lucenti certi uomini del paese si ritrovavano in una casa particolare, una casa che sembrava mezza diroccata e che poteva stare chiusa anche per anni ma che dentro era raggianteleggi »

TI VORREI DIRE Laura passa per casa trascinandosi dietro tutte le emozioni dei suoi diciotto anni: si agita continuamente, muove la testa bionda facendo in modo che i capelli facciano le onde, e muove spesso anche le mani, come per cercare di spiegare le cose che ha davanti, e dareleggi »