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I PAZIENTI NON SONO NUMERI, MA A VOLTE TENTANO (INCONSAPEVOLMENTE) DI DIVENTARLO Nei giorni della difficoltà si ricevono miliardi di parole e un centinaio di soluzioni infallibili. Osservo con stupore la pletora di commenti in calce ai post degli incauti che piazzano nei social network le propria disavventure fisiche: sileggi »

FEDE E CURA: PAROLE AL VENTO (DEL CUORE) Con la fede scalerai le montagne, senza la fede resterai in pianura: è la rielaborazione di un assunto che conosciamo, arriva alla mente mentre la sfoglio per scovare l’ispirazione e scrivere. Chi ha detto che una montagna vada scalata e non contemplataleggi »

UNA LETTERA D’AMORE Ho una lettera sulla scrivania: è spuntata fuori dal niente del caos che ciclicamente popola la stanza dove scrivo, leggo, medito, creo parole che altri leggeranno (perché io non le riguardo mai). Dorme in una busta bianco pulito, di carta leggera: la immagino estratta da un paccoleggi »

HO DOVUTO SPIEGARE CHE AMO UN RAGAZZO DOWN Una mattina ho raccontato agli ascoltatori di radio24 il mio amico Andrea. Poi mi sono seduta qui, dove sto ora, e non potevo smettere di fissare la vecchia fotografia bianca a esili tratti marrone appesa alla parete accanto alla portafinestra: Toro-Si-Siede, oleggi »

DIVAGAZIONI DI UN MEDICO NEL TEMPO DEL BUIO Quando abbiamo smesso di dare il meglio di noi? Ci sono state avvisaglie, voci sussurrate da qualche angolo dell’universo che solo pochi hanno voluto ascoltare, segni nei granuli della polvere sulle strade e ai crocevia? Perché un inizio esiste sempre, e ritornareleggi »

A DUE PASSI DA ME Esce troppo presto, raramente riesco a intercettarla: mi tocca aspettare la sera quando rientra, scende dall’autobus o – se è molto tardi – da un taxi, oltrepassa la portineria salutando in quel modo particolare (tira giù la testa e piega il collo come se sileggi »

DI UN MESSAGGIO E UN PROFUMO Aiutami ad aiutare: ha detto così. Non ha importanza quando e come: l’ha detto, questo conta. Ha parlato tanto, quella volta: ha infilato parole e silenzi e sospiri e lacrime e nostalgia, ha raccontato l’amore che non ha avuto (non come voleva lui) eleggi »

IL VECCHIO ALBERGO DAVANTI ALLE FINESTRE C’è un vecchio albergo davanti alle finestre del mio soggiorno: chiuso da tanti mesi, arrembato da grumi di vegetazione ormai incolta che un tempo fu aiuole e siepi al margine del sentiero lastricato dell’ingresso, ha la foggia brutta del quartiere anni Sessanta. E’ unleggi »

LIBRI, AMORI E GATTI NERI Mai vista una stanza così affollata: c’è perfino un gatto nero accoccolato nello scomparto di una libreria, l’ho sentito fare le fusa quando ho messo il piede dentro. Un altro gatto, di plastica dorata e con le orecchie rosse, muove il braccio (la zampa) sinistraleggi »

PER FARMI NOTARE Dicono che per esistere devi farti notare. Non che ci creda, ma capita che mi fermi a pensare. Farmi notare come? Cosa ha più di me, o meno di me, chi sa farsi notare? La finestra aperta su un cielo in quasi crepuscolo, rosso e oro screziatoleggi »