barbara garlaschelli (Page 5)

C’era l’estate i fuochi sull’acqua un’orchestra di grilli e cicale nel buio nel respiro del fiume magro Lo spegnersi del tramonto accendeva catenelle di lampadine le luci della fiera il tornare bambini a tempo Sul cielo di vetro caldo si scioglievano le stelle una notte buona per il tango perleggi »

Mi sono data la pazienza che non ho un tempo lungo da imbrigliare un puledro selvaggio da addomesticare Immenso il mare se la nostra misura è il cucchiaio temibili le ore quando sono vuote Se siamo chiusi nulla entra anche ciò che tanto desideriamo Persino Godot è arrivato perché nonleggi »

Le poesie stanno in un posto nascosto ninfee nello stagno chiavi in officina starnuti di Mangiafuoco fragoline di bosco Non si scrivono si vanno a prendere ci si mette in viaggio si diventa piccoli o vecchi si mangiano dolcetti s’ingoiano rane si attraversano silenzi e vigne per andarle a cercareleggi »

Gli spazzolini da denti   sono famiglie delle famiglie coppie innamorate amici in vacanza Nei bicchierini restano anche quelli di chi è andato via almeno per un po’ a far da guardia alla memoria dei sorrisi Poi un giorno li conti e non sono più gli stessi la vita cambialeggi »

Le cose piccole servono a costruire quelle grandi i giorni di allenamento sono già vittoria il pane nel sacchetto dei giorni per l’avanzo della fame i biglietti del treno dell’avanti-indietro i cassetti di mutande senza gloria i jeans da buttare consumati in carezze sulla pelle le giravolte di strappi neileggi »

Io non sono un centro sono un lato una luce sulla pista d’atterraggio una chiave nella cassetta degli attrezzi Non mi trovo importante d’aiuto non fondamentale Quando divento centro non lo so gestire il centro m’inghiotte e ci sparisco dentro Lettura a cura di Viviana Gabrini ©Anna Martinenghileggi »

La tua fatica muove le montagne cresce i figli fa miracoli quotidiani talmente grandi da passare inosservati Nessun riconoscimento alla straordinaria normalità nessun applauso per chi lavora fuori scena Come dare per scontato il sole  e stupirsi il giorno in cui non sorge più Lettura a cura di Viviana Gabrinileggi »

Ho un progetto per te pettinarti le foglie svegliarti dal sonno dei divani infarinarti salire su giostre e ascensori impreziosire i mercoledì compitare alfabeti al contrario ipsilon e doppie vu regalarti autogrill e tende per la doccia scartare caramelle nei teatri vuoti bere alle fontane baciare befane/rospi/principesse addormentate e assicuratorileggi »

Le sere a lavarsi i capelli il pettine per i nodi ciascuno con un nome di persona La cucina delle cose semplici il tegamino delle uova le carote a grattugiare leggere a caso una pagina di Marcovaldo trovarsi a cena con Calvino non sorprendersi Fare pace con il mondo colleggi »

Ettore guardò scorrere l’acqua sotto di sé. Era limpida. L’ultima volta che aveva visto il Naviglio Grande limpido così erano forse gli anni Cinquanta e lui era un ragazzino e ci faceva il bagno con gli amici.  Quasi tutti avevano visto il mare tranne lui e quando lo avevo vistoleggi »