babara garlaschelli

Partendo dalla suggestione del film Rashomon di Akira Kurosawa abbiamo preso una fotografia scattata da Viviana Gabrini e alcuni  Sviaggiatori hanno raccontato una storia interpretando l’immagine a modo proprio. Il risultato è sorprendente. Perché ogni cosa è vista con i propri occhi e ciascuno di noi ha una sua narrazioneleggi »

Le stazioni ferroviarie sono microcosmi, si sa. Passaggi obbligati, crocevia di rette che si intersecano per un attimo o forse più, prima di continuare la propria corsa. La donna mora ogni giorno siede ai piedi del tabellone degli arrivi e delle partenze, che ormai nessuno consulta più. Ha una bellezzaleggi »

EVELYN EVELYN(liberamente tratto) – So che puoi ascoltarmi, so che condividi l’attesa, qualche pensiero ti tormenta? Forse. [pausa… sottile]Non ho il coraggio dei piccoli indiani, non ho la forza dell’amore, irrazionale. Ne resto fuori, con un nodo di fuoco allo stomaco che mi brucia quest’inquietudine.Lei aveva la sincerità. Io, dimenticandoleggi »

GIORGIO FABBRI (a Lucio Dalla) Bacco, abbacchio e i suoi Bacchianali. Si infilavano in ogni pertuso, si dicevano parole come: “Sono rimasto fedele a Giorgio, ai suoi occhi” o “Chiudi la gola, il seme è più dolce”. L’esperimento di ritrovarsi nudi all’alba, sotto un sole acerbo. Il rumore delle vibrazionileggi »