Oroscopo d’autore [23] di Alessandro Morbidelli

Oroscopo_McCarthy

OROSCOPO D’AUTORE
(Cormac McCarthy)

Oroscopo d’Autore dedicato al romanzo Premio Pulitzer 2007 di Cormac McCarthy “La Strada”.

ARIETE: Siete in viaggio da sempre. Non potete stare fermi in un posto. Come fate a sopravvivere? Quello che è fatto è fatto. Se uno fosse l’ultimo uomo sulla terra, come farebbe a saperlo? La gente vi darà della roba. Le scintille rosse si alzeranno in un fremito.

TORO: In piedi sugli scogli guardate verso sud. C’è una bava grigia che serpeggia sulla superficie della pozza d’acqua fra le rocce. Per ora limitatevi a guardare. Sedetevi sulla spiaggia e cominciate con lo slacciarvi le scarpe. Raccogliete altra legna, sarà molto freddo.

GEMELLI: Arrivati a un incrocio sedetevi alla penombra del crepuscolo. Ci sarà della gente, lì dove volete andare, solo che sarà nascosta. Considerate che a un bivio non ci sono mai solo due strade, c’è anche la possibilità di tornare indietro. Là, dove sono gli odori delle persone.

CANCRO: Una musica senza forma per i tempi a venire. Un filo sottilissimo. Sì, lo vedete. Così provate a dormire quando i pensieri si fanno pesanti. Immaginate un filo di fumo in lontananza, farà bene al freddo del vostro giaciglio, pensare a un calore a portata di mano.

LEONE: Un rombo sommesso in lontananza. L’uomo non vi crederà. Dovreste ricominciare a parlare. Ripensare bene a come avete vissuto i tempi in cui eravate bambini. Enumerare a voce alta tutte le volte che avete sbagliato. Vi accorgerete che saranno molte meno di quelle in cui avete agito bene e allora potrete dormire riposando.

VERGINE: Nel giro di pochi giorni arriverete in un luogo dove le tempeste di fuoco si sono lasciate alle spalle metri e metri di terra bruciata. Eppure sarete contenti perché dove tutto è bruciato più nulla può bruciare. Ritroverete una pace che vi sarà di sollievo. Considerando bene i confini entro cui qualcuno può venirvi a disturbare, potreste addirittura mettere su casa.

BILANCIA: Acqua lenta sulla terra piatta. Non vi farà male immergervi nel torrente freddo e scuro. Anche se è freddo e anche se fuori non c’è sole disposto a scaldare le membra. Quello che dovrete sentire è un freddo simile a quello di quando manca la vita, poiché solo allora saprete apprezzare il caldo, anche se sopito, una mezza scintilla da un fuoco mezzo spento.

SCORPIONE: Forse dovreste cercarvi un posto dove nessuno potrebbe trovarvi. Per passare lì un lungo periodo di adattamento, in modo che ne possiate uscire più forti, meno visibili agli occhi di chi vi cerca per farvi male, più pronti voi stessi a fare male. C’è una parte di voi che saprebbe come sopravvivere, ma non avete ancora abbandonato la paura. O il ricordo lontano di una società.

SAGITTARIO: Il respiro di Dio è sempre il respiro di Dio, anche quando passa da un uomo a un altro, in eterno. Affilate una penna d’oca con il temperino. Sta arrivando a rubarvi gli occhi, a sigillarvi la bocca con la terra. Ma voi saprete starvi vicino. Oggi e domani. Allacciate una rete di parole e di ricordi per mostrare al tempo futuro che voi siete passati su questa strada. Così si schianterà contro di voi, fallendo nel proposito di ammutolirvi.

CAPRICORNO: Mappe e labirinti. Di una cosa che non si può rimettere a posto. Che non si può riaggiustare. Nelle forre dove vive ogni cosa è più antica dell’uomo e vibra di mistero. Non ne sapete alcunché, perché in fondo non vi interessa, mai ve ne è importato. La stessa importanza di una lattina vuota schiacciata dal passaggio di una ruota metallica. Vi sentite salvi, però l’avete ammazzato. Dite una preghiera. Ve ne basterà anche mezza per togliervi i sensi di colpa.

ACQUARIO: Calice d’oro, buono per ospitare un dio. Incontrerete uno che farà del mondo una menzogna fino all’ultima parola. Riattizzate il fuoco. Contate le vostre menzogne e scoprirete di essere in buona compagnia. Un fratello, nel grigiore di denti marci, ma pur sempre un fratello. È un anno che non trovate una persona diversa per parlare. Fate tesoro di questo incontro.

PESCI: Nessuna lista di cose da fare. Ogni giornata sufficiente a se stessa. Ogni ora. Non c’è un dopo. Il dopo è già qui. Tutte le cose piene di grazie e di bellezza che vi portate nel cuore hanno un’origine comune nel dolore. Nascono dal cordoglio e dalle ceneri. Siete dei sopravvissuti. A cosa? A tutto quello che ha provato a uccidervi e non vi è riuscito.

© Alessandro Morbidelli, 2016

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1 commento

  1. Qui Pesci.
    Meraviglioso! E delle ceneri di chi ha cercato di UCCIDERCI -tanti, in verità – ogni giorno ci adorniamo il corpo dipingendo voluttuose spire.

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