Le imperdibili [4] di Elena Mearini

©foto di Elena Mearini
© foto di Elena Mearini

“PERCHÈ CHI CONTROLLA I SOGNI CONTROLLA GLI UOMINI. DEVASTA L’ULTIMO ASILO DELLA LIBERTÀ

da “ Il palazzo dei sogni” di Ismail Kadarè

Questa frase nasce da una riflessione di Mark-Alem, protagonista del romanzo “Il palazzo dei sogni” scritto dal poeta, narratore e critico letterario Ismail Kadarè per denunciare con un’allegoria i totalitarismi. Mark-Alem lavora per uno Stato totalitario, il suo mestiere consiste nell’interpretare, classificare e archiviare i sogni dei sudditi. Gli viene chiesto di rovistare tra gli anfratti più remoti delle anime, cacciare gli occhi e il naso nell’inaccessibile di ognuno, lacerare la dignità altrui pur di afferrare il punto da cui nascono i sogni.
Ma perché questo punto è così prezioso e ambito da chi detiene il potere? Forse perché lì c’è la cellula-madre della libertà, quella che può impazzire di meraviglia e bellezza fino a renderci persone migliori, capaci di coraggio e giustizia. Quella che ci sprona a difendere la nostra unicità, a lavorare per raggiungere la versione più umana di ciò che siamo. E il troppo umano spaventa, così pieno di varianti, sfumature, oscillazioni da uno spazio all’altro…così incontrollabile nella forma presente e in quella futura, così incubo per coloro che vogliono dominare e prevedere.
Difendiamo il nostro diritto di esistere da “ troppo umani”, non lasciamo che la mano sbagliata si prenda il punto da cui nascono i sogni. Perché lì c’è una cosa irrinunciabile, la cellula-madre della libertà.

© Elena Mearini, 2016

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