LA POSTA DEL PANCREAS [31]

LA POSTA DEL PANCREAS: DILLO A VIV!

(Silvia, Pistoia)

 

Cara Viv,

mi chiamo Silvia, ho 35 anni e sono una donna realizzata. Sono impiegata, faccio un lavoro che mi piace, ho un bel rapporto con superiori e colleghi e ho molti amici. Sono positiva e propositiva, caciarona, allegra e sempre piena di idee e voglia di fare. Dopo una delusione sentimentale, 5 anni fa, ho deciso di stare lontana dalle relazioni cosiddette “serie” e, pur non essendo particolarmente bella, mi concedo avventure piccanti e soddisfacenti.
Insomma, tutto bene almeno fino a un paio di mesi fa, quando in ufficio è arrivato un collega nuovo. Il mio esatto opposto: timido, riservatissimo, educato e fine nei modi.
Forse è vero che gli opposti si attraggano perché, pur essendo molto diverso dai giovani palestrati con cui mi diverto abitualmente, mi è subito piaciuto: i suoi modi pacati e educati non nascondono una mente ironica e brillante. E poi ha un sorriso così dolce…
In questi due mesi ho fatto di tutto per coinvolgerlo in cene e aperitivi coi colleghi, ho fatto slalom inimmaginabili per far coincidere le pause pranzo e ho intensificato le visite alla macchinetta del caffè per incontrarlo “casualmente” e scambiare due parole.
Fatica inutile. Le volte in cui ha accettato i miei inviti è stato gentile ed educato come al solito, ma non ha mai dato segno di volere andare oltre con la conoscenza.
Di recente, RadioServaUfficio riferisce di una sua possibile relazione con una collega del reparto a fianco del nostro. L’opposto mio: bella, eterea, algida, elegantissima e molto femminile.
Lo so, il buon senso mi sta dicendo di lasciarlo perdere e dedicarmi ad altri obbiettivi, ma erano anni che non provavo niente di simile per un uomo.
Non so proprio più che fare. Mi dai un suggerimento?
Grazie!

Silvia, Pistoia

Cara Silvia,

sarò sincera: sono più esperta nel lasciare e farmi lasciare che non nell’acchiappare un uomo. Anzi: chiedere a me come conquistare un maschio è un po’ come chiedere a Di Maio come governare l’Italia. Entrambi siamo totalmente impreparati.
Non vorrei poi sembrarti troppo pessimista, ma da che mondo è mondo il modello femminile Wooden’s Phyga vince.
Sempre.
Non c’è storia: fra una caciarona allegra, simpatica, instancabile organizzatrice di cene e aperitivi e una algida taglia Barbie, la seconda sbanca il tavolo.
Perché la Wooden’s Phyga è come il nero: fa fine, non impegna, non tramonta mai di moda e la porti ovunque.
E dunque, i casi sono due.
O perdi l’ultimo brandello di dignità e ingrugni il colleghino carino educatino in un angolo dell’ufficio spiegandogli a colpi di lingua in bocca che cosa provi con lui, oppure davvero lasci perdere.
Come dico sempre a me stessa per consolarmi dall’ennesimo maschio rifiutante: perché ostinarmi con un uomo che non mi vuole?
Il mondo è pieno zeppo di uomini che non vedono l’ora di dirmi di no, che senso ha fermarmi al primo?
Coraggio, cara Silvia, e fammi sapere che strada prenderai.

Un abbraccio,
Viv

©Viviana Gabrini, 2019

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