La finestra [7] di Barbara Garlaschelli

©foto di Gaia De Luca
©foto di Gaia De Luca

A CLAUDIO

E’ così che mi piace pensarti
mentre bevi un bicchiere di birra
e sorridi
Volgi uno sguardo attorno agli amici
e sai che li devi lasciare,
eppure sorridi.

Dagli specchi della stanza
si riflette una finestra
e forse tu la guardavi nei giorni
che si trasformavano
nel tuo pane quotidiano
nel nostro perderti quotidiano
bricola dopo briciola.

Continuo a pensare al tuo sorriso
anche se sono passati anni e anni.
Mi sorridi da dentro la testa
e suoni la chitarra senza nemmeno
ascoltare le canzoni che cantiamo
sempre stonate
sempre interrotte.
E se anche la tua vita si è interrotta
e il tuo sorriso
e il tuo modo di abbracciarmi
restio e veloce
ti ricordo così
integro, inattaccabile.
Perché è l’immaginazione che ci salva
che ci porta la di là del tempo
che si è fermato.
Il tempo non è un galantuomo
lo hai sempre saputo
e quando come un falso mendicante
è venuto a chiederti la carità
tu hai visto il suo sorriso feroce
e non gli hai dato niente.
Così lui ti ha preso.
Ma non hai mai smesso il tuo sorriso
che di feroce aveva solo
la voglia di restare qua.
©Barbara Garlaschelli, 2015

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