DoctorWriter [50] di MariaGiovanna Luini

DI UN MESSAGGIO E UN PROFUMO

Aiutami ad aiutare: ha detto così. Non ha importanza quando e come: l’ha detto, questo conta. Ha parlato tanto, quella volta: ha infilato parole e silenzi e sospiri e lacrime e nostalgia, ha raccontato l’amore che non ha avuto (non come voleva lui) e quello che ha morso e masticato vorace e confuso, e non ha saputo affrontare. Ho sbagliato l’uscita, sai, c’erano cose che solo io potevo. Solo io gestivo. E ho sbagliato l’uscita: ho sorvolato quando ha ribadito cercando di infilare in me il significato della frase, era già così chiaro. Inutilmente chiaro e definitivo. Hai sbagliato l’uscita: ho capito, dai.
Ma il fulcro, la chiave al mio cuore ha penzolato fino a tre quarti del messaggio, finché i movimenti misteriosi (oscuri) dei suoi recessi di pensiero hanno mirato e centrato l’apertura. Del cuore, della mente, della consapevolezza: di ciò che in me è debole e forte, predestinato e nuovo.
Aiutami ad aiutare. E la luce si è affacciata insieme al senso delle mie perdite recenti e remote, della solitudine affollata tipica di me. Devi viaggiare leggera, come ho potuto dimenticarlo?
Aiutami ad aiutare, ti prego, amore mio.
E pochi minuti dopo restava il suo profumo. Chissà perché i morti ci salutano con un’essenza di fiori.
Aiutami ad aiutare. Sarà così.

© MariaGiovanna Luini, 2017

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