Dislessico famigliare

“La famiglia è un’istituzione insopprimibile, con un suo codice e regole rassicuranti e permanenti. Esse dimostrano che l’essere umano – soprattutto quello italiano, bianco, eterosessuale e maschio -non cambia nei secoli. Dei secoli. Dei secoli. La famiglia parla una lingua specifica, che i single non conoscono (beati loro) e che i poligami non impareranno mai (beati anche loro, ma per altri motivi). Il codice di cui parlo è più difficile del cinese, più ideogrammatico del giapponese, più filosofico dell’hindi, più articolato della lingua dei paguri e più psicopatico di quello delle bertucce.  Per questo sarebbe errato attribuire a questa lingua un lessico. Al massimo, parliamo di “dislessico”: ed è l’ambito che perlustremo in questa sede.”

(N.V.)

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