Dislessico famigliare [16]

© foto da “hortus.wordpress.com”

CIRCENSES

Lei ha 60 anni, la figlia 25. Sono diverse, ciascuna dotata di una sua peculiare attrattiva, che in entrambi i casi si colloca in uno spazio intermedio tra il radical-freak e la discarica. L’età, probabilmente, fa la differenza nei risultati. Passeggiano osservando l’estetica rifatta della Milano da bere in Piazza Gae Aulenti, l’una commentando sulle conseguenze orribili e inarrestabili dell’economia consumistica, l’altra cercando di rendere congruenti la stanchezza degli anni e la convinta fede di sinistra, qualunque cosa questo significhi. Infine avvistano il Bosco verticale: una vertiginosa ammucchiata architettonica imbastita di verde curato da truppe di giardinieri.
La figlia: «Ecco, vedi? Il consumismo è così».
La madre: «Va beh. Possiamo godercelo. Esteticamente …»
La figlia: «Perché credi che funzioni il consumismo? Perché piace»
La madre (avvicinandosi sempre di più alle due torri verdeggianti e guardandole con gli occhi di sua figlia): «Però, insomma, da vicino tanto bello non è»
La figlia: «Appunto. Che ti dicevo?»
La madre (in un ultimo soprassalto di ottimismo, perché bisogna dare a i giovani la speranza): «Però da lontano è bello!»
La figlia (con compatimento): «Esatto. Come Moira Orfei»

© Nicoletta Vallorani, 2017

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