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  ANNI DI SNODO I mondiali del 1998 mi rimarranno scolpiti in mente. Ci ripenso adesso, sudata e stanca, mentre in TV scorrono le immagini di una partita dell’Italia. In realtà non la seguo, se non con mezzo sguardo di tanto in tanto. Davanti ho il notebook, e accanto il libroleggi »

DUE PASSI INDIETRO A volte non è facile avere le idee  così chiare da lasciarsi dietro i ricordi che si insinuano nella mente come tarli molesti e inopportuni. Complice, magari, una canzone che va in sottofondo col suo ritmo monotono, accompagnando i pensieri di un pomeriggio come tanti. I pensierileggi »

LA STRADA PER CASA Nel lungo viaggio verso casa incontriamo persone diverse: rapporti umani che possono farsi intensi o rimanere in superficie, a galleggiare come chiazze d’olio. Oppure possiamo sbagliare completamente le nostre  coordinate, sottovalutare presenze significative e dare importanza a fuochi fatui. Se non sappiamo bene come stare inleggi »

UNA CASA IN PERIFERIA È solo una notte di aprile, fresca e ventosa. La luna fa i dispetti, non si lascia più ritrarre e io non posso sporgermi da uno dei balconi che circondano la casa rischiando di spiaccicarmi sulle rampe di accesso ai box auto. L’avrei fatto, l’avrei seguitaleggi »

SKYLINE Guardo lo skyline sullo schermo del cellulare. Bianco e nero, edifici altissimi riflessi su una distesa d’acqua che pare inchiostro. Fino a ieri lo sfondo si intravedeva appena dietro il fitto scambio di messaggi che tale non era, in verità, ma una gragnuola di proiettili verbali a senso unicoleggi »

L’INCIPIT Abitare se stessi… Roba da chiodi. Mi coabito da cinque decenni più un bel tot, e l’altra inquilina: la mia parte odiosa, quella che lancia strali e sparge yogurt sulla gente come fosse manna. Ho sempre saccheggiato volentieri, nelle frasi e nelle espressioni emerse,  quelli che sono stati ileggi »

Cuore Selvaggio – Wilde at Heart di David Lynch (1990) Cuore Selvaggio viaggia all’interno del subconscio ribollente del suo autore, e si ha la sensazione che il regista non si sia mai divertito tanto ad attraversare questo “tunnel degli orrori” in cui allo spavento si accompagna sempre il piacere. Lynch confonde loleggi »

Creature del Cielo (Heavenly creatures, 1994) di Peter Jackson Nel ripercorrere il caso di Pauline Rieper e Juliet Hulme, quindicenni neozelandesi salite nel 1954 alla ribalta delle cronache, Peter Jackson costruisce un quadro potentemente emozionale, fatto di epifanie, visioni, tempeste sentimentali in un contesto ostile, e sospende del tutto il giudizio morale.leggi »

 La rabbia giovane (Badlands), 1973 – di Terrence Malick Ne La rabbia giovane di Terrence Malick si dispiegano, in assoluta libertà, i tratti caratteristici ed immanenti del suo cinema: la voce narrante, sospesa tra sogno e laconico distacco; la violenza dei comportamenti umani, a contrasto con l’incanto del mondo naturale; le deviazioni improvviseleggi »