Maremoti (Page 2)

COME DENTRO UN FILM L’uomo seduto dall’altra parte dello scompartimento ha un volto anacronistico, da attore non protagonista di certi film in bianco e nero. In questo tardo pomeriggio di maggio, mentre fuori dal finestrino il cielo rovescia tutto il suo malcontento, io devo apparire piuttosto buffa perché lui  nonleggi »

PAROLE AL MURO Era marzo e il sole di metà mattina inondava la stanza, stanando le ombre e definendo i confini. Tornavo a casa nostra, dopo settimane di separazione, carica di quell’ottimismo ottuso tipico di chi non vuole arrendersi alla più smaccata delle evidenze. Tu eri girato di spalle, chiusoleggi »

FOTOGRAFIE Delle cose tue  che mi hai lasciato, la prima che ho perso è il suono della tua voce. Mi restano le fotografie. La mia preferita è quella in cui assomigli al Che, la bella bocca in primo piano e l’accenno di barba scura. Il giorno del tuo matrimonio erileggi »

LA MIA GRAN TORINO È bella Torino in ottobre, sul far della sera. Arrivare in città è lasciare  l’abbraccio tiepido del treno per un altro abbraccio, profondo e muto. Stretti, l’uno contro l’altra siamo due parti dello stesso intero: un vaso prezioso ma sbreccato, sfasciato, che cerchiamo di tenere insiemeleggi »

A Federica e Amedeo, perché senza di loro questa storia non avrebbe potuto essere scritta. PER ME, ANELLO DEBOLE – P.M.A. Muro-cursore-muro. La pallina si muove velocemente sullo schermo del telefonino. Centoventi minuti da far passare, sdraiata e quasi immobile, possono sembrare un’eternità. Non lo sono. Avrei potuto scegliere unleggi »

I_remember_nothing

I REMEMBER NOTHING Eravamo estranei, siamo stati estranei troppo a lungo, troppo a lungo. Joy Division Sarà estate. Lungo la strada ci incroceremo, estranei. Il tuo sguardo resterà impigliato nel mio, così verde, pigro e insolente. Sarà quello il giorno e tu avvertirai una tensione vibrare alla base della gola.leggi »

A-MARE «Di sogni non si campa», mi sussurrava mia madre quando sorprendeva i miei occhi immoti ad abbracciare il mio amore: il mare. Di sogni non si campa e meno ancora quando nasci su di una terra arida che uccide i suoi figli a botte di rassegnata disperazione. Me neleggi »

AMETISTA Se lei fosse stata un colore, sarebbe stata il colore viola. Non un viola comune, plebeo come quello di certi fiori spontanei che orlavano, fra il verde sporco e i rifiuti, il bordo delle carraie che lui frequentava per consumare i suoi amori da poche lire. No, lei sarebbeleggi »

L’ULTIMA AD ANDARE Il Pilota rinvenne, piano. Ancora tramortito dall’urto,  pensava pensieri incoerenti. Sul quel pianeta l’aria era dolce e sottile. Il Pilota si pentì di non aver seguito con maggiore attenzione il corso di geografia interstellare: adesso avrebbe  dato un occhio bionico per saperne di più su quel stranoleggi »