21 grammi sulla pelle

RINASCITA La notte le scese sulla faccia. I riflessi opachi della luce, dai vetri si spostavano al passaggio delle auto. Le creavano delle righe parallele che ondeggiavano da un orecchio all’altro. I capelli legati. Tirati dietro troppo stretti. Per tirare, e tirare il facciale, per toglierle l’odio, per cancellarle leleggi »

LA PRIMA VOLTA Il viso era pietra. Le gambe immobili. Le ruote anche. La paura, la prima volta. La prima volta che non arrivava mai. E quando arrivò si fermò davanti alla porta. Suonò il campanello. Aveva un mazzo di fiori. Rose rosse. Discutibilmente banali per un primo appuntamento, maleggi »

LETTO A DUE PIAZZE Giaceva sul letto. Non riusciva a parlare. Dopo ogni orgasmo il sangue tornava ad acquietarsi. Che già pensava alla volta successiva. E ancora…, alla prossima. “Non vestirti, vai di fretta? Non scappare.” Che poi facevano tutti così, scappavano. Si vestivano, si infilavano i pantaloni, le scarpeleggi »

PASSA IL TRENO Lena lo vide in treno. Era seduto di fronte, lato finestrino. Leggeva un libro. Non si capiva quale libro fosse per via di un foglio bianco che rivestiva la copertina. L’uomo aveva nella mano sinistra un righello che usava come guida per tracciare linee a matita perpendicolarileggi »

VIOLA Per Michael era ancora pomeriggio ma il buio colse la stanza. Le pareti alternavano riflessi da strada al rosso del mozzicone che si spegneva. Era l’ultimo a trasudare dalle labbra di Michael. Le sigarette le fumava come se baciasse Viola, mordendole il labbro superiore e pungendosi la lingua conleggi »

ACQUA “Mi sorprende ciò che guardi, con quali occhi. Tutto in quei gesti smodati che il cuore scalpita prima di diventare invenzione di una vita perfetta, in un momento perfetto.” Pierre guardò Sophie. Il momento perfetto: l’istante in cui lui era lì, e lei piegata a bagnarsi le caviglie nellaleggi »

AL FREDDO E AL GELO La vergine tratteneva il bambino tra le braccia. Suo figlio. L’ambiente era umido,  claustrofobico, sotterraneo. La cantina della casa scavata nella roccia nera. C’erano scatole sparse ancora con i bossoli del fucile del nonno. Si gridava al miracolo: la Donna nera, bizantina, aveva dato allaleggi »

RIFLESSE Camminammo per almeno due ore. I piedi dolevano. Quando giungemmo nella radura le tolsi la benda sugli occhi. Lei era giovane, intensa e triste. Le sue lacrime combinate con un acido basico diventavano sale. Le dissi di fidarsi della mia voce, prima, e poi dei miei occhi. Gemelli deileggi »

Il corpo allo specchio Si guardò allo specchio, Kristen. I capelli biondi le scendevano lungo i fianchi. I seni appuntiti erano piccoli nei su una pelle slavata. Kristen non sapeva nulla. Immaginava il futuro di donna libera. La madre la portava ogni giovedì al mercato. Tra le bancarelle tutti laleggi »