di Giuseppe Fantino. A cura di Fortunato Mannino, prefazione di Francesco Idotta
«Quando gli uomini uccisero i primi uccelli» scrive Fantino, «ignoravano la bontà della loro carne. Li uccisero perché la possibilità di volo suscitava la loro invidia». Questa breve riflessione impianta una lucida base sulla quale innalzare un monumento alla stupidità umana...
Fibula
Mia madre mi narrò le lacrime di una colomba dalla carne falciata con un coccio di bottiglia e ricucita ad arte con sette spine d’acacia. Mi narrò, mentre mi teneva ferma, l’equivoco dell’amore, i suoi spiragli stretti. Suturai con giallo d’uovo e acqua sacra camminai a passi piccoli, marcia e
Castiga mamme
Nessuno ti prepara all’esperienza della chat delle mamme, così come nessuno ti chiede il permesso prima di inserirti in quel ginepraio litigioso e passivo-aggressivo mascherato da “utile strumento per restare aggiornati sulle attività scolastiche dei nostri bimbi” che una volenterosa genitrice si premura di creare su WhatsApp. I numeri vengono
Martha J. & Chebat Quartet featuring Giulio Corini and Maxx Furian – Amelia
Quando si tratta di recensire raccolte e tributi sono sempre titubante, perché l’operazione commerciale di basso livello è sempre in agguato. Per fortuna scrivo per passione e gli uffici stampa mi offrono sempre la possibilità di ascoltare solo album di grande spessore. Un grazie dunque a Stefano Dentice che mi
I fiori non sanno
Dovremmo regalarci fiori coprirci di petali respirare il pezzo d’azzurro che ci incorona la testa aspettare le api godere della pioggia piantati in questa terra a portar frutti di bellezza Che i fiori non sanno a cosa serve la guerra ©Anna Martinenghi©Viviana Gabrini podcast
Il raggio verde
Quand’ero piccolo chiedevo spesso ai miei quand’è che mi sarebbero arrivati i superpoteri tanto desiderati. Mi veniva una tale rabbia: Perché non divento l’Uomo Ragno? Quando sarò Lanterna Verde? E la mia vista ai raggi x?
Lo sgabuzzino dei tuoni
Quando mamma ha chiuso la porta mi sembrava proprio buio buio, dovevo stare ferma per non sbattere contro le cose e non rompere niente e farmi male. Poi, piano piano gli occhi si abituano e incomincio
Natale
24.12.191227.12.1983 Natale scende dal treno trascinando con sé una sacca e un borsone. Si ferma sul marciapiede dell’unico binario e si asciuga la fronte dal sudore: è la metà di giugno, ma il sole picchia già
Lo aspettiamo qui
Lo aspettiamo qui il futuro, dentro camicie a quadri, sotto maglioni a righe, nel colletto il passato, sui polsini bagnati il presente. Siamo già stanchi, scrivono gli esperti, disertiamo i banchi, curiosi di niente, una fame
Mal Educata
Sono stata educata per un mondo che non riconosco sono stata consegnata sul pianeta sbagliato Ciò in cui credo ha perso il suo valore se le persone vengono dopo ogni profitto se diciamo di fare pace
La notte dei tempi
Mary è all’ottavo mese di gravidanza e come tutte le puerpere è nel pieno diritto di annegare letteralmente nella propria ansia. Sono nervosa, spizzico un panino al prosciutto con formaggio, dueformaggi, il terzo è solo un
Contorsioni
Luisa, te lo ripeto: il tuo numero va subito dopo quello di Dumbo. Oh, Gesù. Non puoi chiedermi di andare in pista dopo l’attrazione principale del nostro circo. Manolo, ti prego, ripensaci. Lo so, non voglio
Sophie Tassignon – Khyal
La voce è forse lo strumento più bello che è stato donato all’uomo. Nessun altro essere vivente ha, infatti, la possibilità di articolare e condividere i suoi pensieri e le sue emozioni. Musicalmente parlando è il
Grand Tour vol 1 – Ensamble Sangineto
Esiodo nella sua Teogonia descriveva Eros come dio creatore nato dal Kaos primordiale e a distanza di oltre 2700 anni è veramente difficile pensare il contrario. Forza creatrice, forza distruttrice, forza dirompente sono solo alcuni degli
Strada panoramica
Era diventata una stradina piena di curve che si inerpicava in mezzo a una boscaglia sempre più fitta, formata da smilzi alberi dalle chiome rosse e arancioni, spazzate da quelle incredibili folate divento invernale e perfettamente