Colpa tua di Barbara Garlaschelli

“Ogni volta che mi ritrovo a scrivere una ballata che  ha come tema questa mattanza folle di donne, mi rendo conto di quanto siamo impotenti.
Mi piacerebbe che, soprattutto i padri e le madri, parlassero ai loro figli e alle loro figlie della differenza tra “amare” e “possedere”. Mi piacerebbe smetterla di scrivere queste ballate perché le donne assassinate da qualcuno che sosteneva di amarle, fosse finita.
Ciascuno di noi ha un suo sogno.”
 
Sono le stesse parole che ho scritto due anni fa, e anche la ballata è la stessa. Ma noi donne continuiamo a venire ammazzate.

B.G.

 

 
 

COLPA TUA

 
 
Se avessi indossato una gonna più lunga
Se non ti fossi truccata
Se non avessi dondolato il tuo culo bellissimo su quei tacchi altissimi
Se non avessi sorriso
Se non avessi avuto quelle tette da urlo
Se non ti fossi messa il bikini
Se mi avessi detto sempre sì
Se avessi fatto l’amore quando te lo chiedevo, sempre
Se non avessi chiuso la tua porta sulla mia faccia
Se avessi risposto al cellulare quando ti chiamavo, di giorno, di notte
Se avessi risposto ai miei messaggi, Whatsapp, mail
Se non avessi avuto quegli occhi
Se non avessi avuto quelle gambe
Se non avessi avuto quella voce che mi dava brividi di piacere anche se diceva solo “Ciao”
Se non fossi nata
puttana
troia
rovinafamiglie
traditrice
stronza
egoista
Se non fossi nata
Non ti avrei dovuto bruciare viva
accoltellare
prendere a martellate
picchiare con i pugni
buttarti nel fiume
strangolarti
soffocare
sfregiare
Se tu non fossi nata
Non sarebbe successo niente.
Invece…
Colpa tua.

 
©Barbara Garlaschelli, 2016

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