Vai Girardengo [2] di Maddalena Filippi

Ph. Maddalena Filippi

DELICATESSEN

È mattina presto: il cielo è ancora scuro come se il sole non si volesse alzare in questa fredda mattina d’autunno; la nebbia sulla collina di fronte; i vetri bagnati dall’umido della notte; i lampioni accesi a rischiarare l’alba di chi va a lavorare.

In casa tutti dormono, ma io sono già in piedi e ripenso con tenerezza alla serata di ieri. Noi due, a cena; una di quelle cene che ci piacciono tanto, fatte di delicatessen e di buon vino: i vizi che ci concediamo da sempre, ogni tanto, per sciogliere le tensioni, per celebrare un’occasione, per coccolarci dopo una giornata faticosa.

Abbiamo discusso, parlato, riso; ci siamo amati.

E finalmente ho capito: è questa la ricetta della felicità. Questo stare insieme scegliendoci ogni giorno, nonostante la fatica. Questo desiderio di fare uscire una maionese da te uovo, e da me olio, senza che impazzisca. O di saperla recuperare con un pizzico di senape – la pazienza – quando sembra dividersi. D’altra parte, la cucina non è forse amore? Il mescolare ingredienti spesso così diversi è l’azzardo del cuoco: riuscire nell’amalgama e creare una pietanza speciale è l’evidenza della sua abilità.

Così è per noi la sfida della vita a due: a volte improvvisiamo, altre sperimentiamo, aggiungiamo, togliamo, aggiustiamo, fino a ottenere un noi che sia commestibile.

E se abbiamo il coraggio di assaggiarlo, ci rendiamo conto di non poterne più fare a meno.

©Maddalena Filippi, 2018

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