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Un “seconda scesa”. Carla guarda l’uomo davanti a sé: oramai lo conosce, sa che quel “seconda scesa” che le sta chiedendo sta a significare un caffè fatto con gli avanzi dei fondi dell’espresso precedente. Un brodino di poco sapore e poco aroma, ma gratis, perché l’uomo non si può permettereleggi »

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Sprofondato nel lettino dell’ospedale, il corpo di Pina appare fragile e inerme: fili e tubicini sembrano attraversarlo, mentre una mascherina le copre parzialmente il viso.Le infermiere si avvicendano silenziose, mentre il medico del turno del mattino ha confermato l’infarto. La prognosi non è buona: nessuno si è ancora espresso conleggi »

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Maria Salinelli, 3.05.1915-30.03.2010 Ci siamo quasi, pensò, e con gesto leggero sistemò le pieghe della gonna che le ricadevano sulle gambe magre e gonfie allo stesso tempo.Nervosa?No.Indispettita, leggermente.Si guardò attorno per accertarsi di non aver dimenticato nulla: le piaceva essere precisa e meticolosa, ai limiti della pignoleria.Odiava la sciatteria eleggi »

– Oggi andiamo alla casa degli ibischi rossi? Sabrina butta là la domanda con finta indifferenza, premurandosi però di spiare di sottecchi la reazione stupita di Vincenzo, che infatti la guarda sgranando gli occhi tondi e castani, buoni come quelli di un cane mite e obbediente.Vincenzo non risponde con leleggi »

Caduta dentro un no, a cura di Elena Mearini (Morellini editore, 2020) non è solo un libro di ballate ma un progetto innovativo e articolato che ha visto la collaborazione di più artisti intorno al lavoro di una scrittrice: Barbara Garlaschelli. Accanto al libro, Garlaschelli, Michael Fortunati in arte Mikelessleggi »

3 APRILE 2015 Non ero mai stata sulla scena di un delitto. Tanta cronaca nera nel mio passato di giornalista pubblicista, tanti morti, nessun omicidio nel fazzoletto di terra di cui mi occupavo. “Scena del delitto” fa tanto fiction televisiva ma non ti viene in mente altro quando entri inleggi »

“Ogni volta che mi ritrovo a scrivere una ballata che  ha come tema questa mattanza folle di donne, mi rendo conto di quanto siamo impotenti. Mi piacerebbe che, soprattutto i padri e le madri, parlassero ai loro figli e alle loro figlie della differenza tra “amare” e “possedere”. Mi piacerebbeleggi »

Fil-rouge

FIL-ROUGE   Da fuori arriva un brusio, come di sciame incollerito. Fra un poco si calmerà, lento, e ci smarriremo dentro a un buio equanime. Noi, con il cuore che pulsa rapido. Il respiro corto. L’adrenalina che fa tremare le mani, tese. La lingua che arriccia una silenziosa litania, incessante.leggi »