artista
Intervista a Roberto Catani
Provate a immaginare più di millequattrocento disegni che scivolano su un tappeto sonoro di gran classe, tessuto di Andrea Martignoni, e tanta, sconfinata poesia. Provate a immaginare il sogno che si veste di forme e di colori che portano addosso la memoria della carta. Non è semplice, serve un grandeleggi »
Tandem [9] di Barbara Garlaschelli & Stefania Morgante
PENSIERO STUPENDO La donna arrotola il foulard tra le dita. Gode del tepore che le trasmette e quel senso di viscido le provoca un piacevole turbamento. Attorciglia il dito indice tra il blu e il rosso del disegno e poi lo lascia andare. Il foulard scivola dalle sue spalleleggi »
Tandem [8] di Barbara Garlaschelli & Stefania Morgante
LA BALLATA DELLE MEDUSE Le signore del mare si muovono lente vestite di pizzo e d’acqua. Silenziose, esplorano spazi liquidi e trasparenti. Ballano da sole e bastano a se stesse. Sono le dame del mare, esplodono in colori che ondeggiano eleganti. Nessuno squalo può sfiorarle ma possono morire Nelleggi »
La forma della stanza [15] di Stefania Morgante e Barbara Garlaschelli
PROTEGGERE ME O TE Questo disegno che ti mando (matite acquerellabili su carta Fabriano 200 gr, formato A3), fa parte di una serie di 50 disegni che ho fatto nell’estate 2016. (S.M.) Le opere di Stefania Morgante le trovate qui IL TUO CORPO di Barbara Garlaschelli Il tuoleggi »
La forma della stanza [14] di Stefania Morgante
Schizzo Ecco che arriva come uno starnuto quel piccolo tratto di penna che non è neppure uno schizzo ma un pensiero che sguscia come un guizzo. Esplode all’improvviso o almeno tale appare, tanto è preciso. Invece sale dopo ore o giorni o mesi finché non lo trattieni ed esceleggi »
La forma della stanza [13] di Stefania Morgante
I fiori di Yayoi Sono nata a Matsumoto in Giappone. La mia, era una famiglia dell’alta società. Per decenni ha fornito tutto il Paese di zinnie, dalie, violette e altri fiori della nostra tradizione. Una delle nostre serre era talmente preziosa, da essere visitata ogni anno dalle scolaresche. I nostrileggi »
La forma della stanza [12] di Stefania Morgante
L’inizio Quando avevo dodici anni, parlando con la figlia della lavandaia, definii con chiarezza ciò che volevo essere. Io farò l’artista. Per me fu la conclusione di considerazioni ponderate lungo l’arco di tutta la mia infanzia. Era un’affermazione definitiva, esclamata con estrema sicurezza, anche se non avevo alcuna spiegazione certa.leggi »
La forma della stanza [11] di Stefania Morgante
Sgocciolature Il pavimento di legno usurato che scricchiola al mio passaggio. E’ macchiato, emana un forte odore di trementina e di solventi. Ricorda un’officina. Macchie di olio, polvere, legno scheggiato, colla raggrumata mista a colori solidificati. Ho steso un enorme pannello, ma la stanza è abbastanza grande per permettermi dileggi »
La forma della stanza [10] di Stefania Morgante
“Come un pezzo di ghiaccio entro cui brucia una fiamma”* Sono il punto, la quiete. Sono il ponte fra il silenzio e la parola. Potrei essere la fine di qualcosa, più spesso sono l’inizio di un suono, o di un silenzio. A seconda di come io venga usato, cambio loleggi »