Oroscopo d’autore [16] di Alessandro Morbidelli

DeanKoontz

Oroscopo d’Autore (Dean R. Koontz)

Questo oroscopo è dedicato a Gerda Koontz, moglie dello scrittore Dean, che per cinque anni ha mantenuto il marito con la promessa di questi che entro tale periodo sarebbe diventato un grande scrittore. Adesso Gerda ha abbandonato il suo lavoro e si occupa di public relations per suo marito, uno dei più grandi maestri della suspense-thriller.


ARIETE
: Lo sguardo fisso in avanti verso l’oscurità e il grigio della vecchia strada interminabile che state percorrendo. Ci si attenderebbe una esibizione di vivacità, un certo slancio. Stanno venendo a prendervi, pensate. Sono riusciti a scoprire che siete voi quelli che cercano. Il vento è teso, ma non travolgente: è come un suonatore di piffero, non di tromba. Non siete sorpresi, dopotutto siete voi quelli che non stanno mai fermi nello stesso punto. [Carne nella fornace-Il volto della paura-Sinfonia delle tenebre]

TORO: Adorate i giochi, non tanto quelli che comportano l’uso di tavole e pedine, ma quelli che escogitate e risolvete nella vostra testa: passatempi con le parole, invenzioni della mente, elaborate fantasie, immagini nell’oscurità. Luminosa su quello sfondo di tenebra spicca però una faccia (la faccia di Dio?) priva di occhi. Niente occhi. La bocca è solamente una fessura nella carne, dietro cui si contorcono anelli concentrici di gengive, ma non si vedono denti. Una mano pallida, con otto dita si allunga verso di voi… [In un incubo di follia-Ladri di tempo]

GEMELLI: Uscite, chiudete la porta dietro di voi e fate di corsa il vialetto. Non avete preso neppure l’ombrello. Non ricordate dove l’avete messo e non avete voluto perdere tempo a cercarlo. I tuoni rombano nel cielo nero, ma vi accorgete appena di quei brontolii minacciosi. Sentite solo il battito sordo del vostro cuore. Vi piace correre di notte, ma l’avete scoperto solo dopo essere stati costretti a fuggire dai cattivi pensieri. Così adesso correte, aggrappando il vostro respiro alle ombre. Quando tornate siete pronti per qualsiasi cosa. [Incubi-Mezzanotte]

CANCRO: Già prima di ciò che accadrà nel supermercato, avreste dovuto sapere che ci sarebbero stati guai in arrivo. Tuttavia siete convinti di avere mille anni, che l’umanità abbia una continuità e uno scopo, e rinnovate spesso la vostra vacillante fiducia nell’importanza dell’individuo. Lo fate sbeffeggiando e sentendovi migliori di altri, il più delle volte. Perché ancora sono lontani i giorni in cui non vi sarà di alcun aiuto avere l’approvazione di chi non vi conosce. [Fuoco freddo-In fondo alla notte]

LEONE: Il vostro, naturalmente, sarà un giudizio retrospettivo. Sul momento, non avete la presenza di spirito necessaria per una contemplazione distaccata. La nuova stagione è appena iniziata. La terra è scura e fertile. Adesso dovete solo chiudere gli occhi e levare il viso verso il cielo, lasciandovi avvolgere dalla luce. Farete fare a qualcuno la figura dell’idiota e sarà come non vi fosse stato mai qualcosa di più bello.  [Generazione Proteus-Intensity-Ombre di fuoco]

VERGINE: Il cane, attento, siede silenzioso accanto a voi. Il temporale, più di una pioggerella, ma meno di un acquazzone, si porterà via tutta la vostra energia, lasciandovi senza mordente, tensione o vivacità. Quando piove si deve dormire con la finestra socchiusa, anche se filtra il freddo. Bisogna ascoltare le assi che cigolano spinte dal vento né combattere contro ciò che prima o poi passerà. Accarezzate il cane. Anche lui aspetterà.  [Il fiume nero dell’anima]

BILANCIA: In quest’epoca in cui la fama è l’altare al quale si inginocchia la maggior parte della gente, non sapete per quale motivo dovrebbe importarvi di chi siate o anche solo che esistiate. Non vedete altro che un’oscurità rossastra, in cui ombre sinistre e senza forma si perdono tra altre ombre. Poi, gradualmente, l’oscurità si attenuerà e riuscirete a mettere a fuoco. Sarà per merito di una persona, di un libro e di una vecchia falce appartenuta al più anziano dei vostri nonni [La casa del tuono-Il luogo delle ombre]

SCORPIONE: Nel momento stesso in cui si nasce si comincia a morire. Gli uomini di solito non si accorgono del paziente corteggiamento della Morte finché, anziani e gravemente malati, la scorgono seduta al loro capezzale. È la fine dell’innocenza, la fine di un certo modo di pensare e di essere, molti sono in preda allo sconforto e dicono che è anche la morte della speranza. Eppure quando un giorno finisce, ne comincia un altro: in questo infinito universo niente si conclude definitivamente, senza lasciare spazio alla speranza. Dalle ceneri della vecchia era ne nasce una nuova, e la nascita è speranza. [Il marito-Là fuori, nel buio]

SAGITTARIO: Nella città del sole, ignorati da tutti, avete smesso per un po’ di sentirvi fuggitivi, anche se forse non ne avevate il diritto. Le mani in tasca, il viso rivolto al cielo, vi siete concessi quel giorno di sosta di cui avevate tanto bisogno, e l’attimo indispensabile per raccogliere le idee. Avete trascorso la giornata ad acquistare tutto il necessario per l’ultima parte della fuga, a concedervi il primo pasto decente delle ultime quarantott’ore, e a vedere un film totosensoriale. È davvero sperare troppo, ma avete seminato gli inseguitori. [Nascita dell’Anti-uomo]

CAPRICORNO: Il mondo è pieno di persone a pezzi. Stecche, ingessature, medicine miracolose non curano i cuori infranti, le menti ferite, gli spiriti lacerati. Spegnete gli occhi e cercate di vedere con la luce interna. Perché gli oggetti che toccate, le parole che pronunciate, i caffè allo zenzero che bevete, sono impregnati di lontananza, un palcoscenico su cui si muovono attori imbranati, che non sanno quale sia il copione. Non vi dimenticherete mai di aver premuto il grilletto, forse solo contro chi l’avete premuto. Ma è la natura di ogni uomo, non c’è bisogno di sentirsi colpevoli o speciali. [L’ultima porta del cielo-Il cattivo fratello]

ACQUARIO: Per un tempo incredibilmente lungo non avete visto altro che un alone nebuloso di luce, trasparente, di un bianco traslucido con venature azzurrine. Per tutto quel tempo non avete sentito niente: né il respiro del vuoto né il vostro. Non avete avuto bisogno di cibo. Non avete avuto bisogno di distrazioni. Galleggiavate, avvolti in una densa melassa, calda e priva di odore, ma alla vostra pelle non giungevano stimoli tattili. Come sostituto del grembo materno, quel posto, qualunque cosa fosse, era senza confronti. È l’odore di una pagina o la nota stonata di un viaggiatore che fischietta a farvi tornare in mente la meta. [Sogno dentro sogno-Spedizione verso il niente]

PESCI: Vi domandate se gli uomini guardino ancora le stelle con trepidazione, e se i cieli portino ancora il canceroso seme dell’umanità. Non avete la possibilità di saperlo, poiché vivete nell’Inferno, e laggiù le notizie dei vivi non circolano molto. Di tanto in tanto c’è un riverbero, come se una coscienza legata al passato volesse raccontarvi di voi, chi siete, cosa state cercando. Una paziente figura alta ed eterea sempre pronta a ripetervi che siete voi ad esservi ficcati alla fine di quel buco e che voi dovete venirne fuori. Ma non a mani vuote.  [Sonda mentale-Velocity]

© Alessandro Morbidelli, 2015

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