Fiele e miele

Il ventisei marzo lei gli aveva chiesto amicizia su Facebook e lui l’aveva accettata. Subito dopo, lo aveva agganciato scrivendogli su Messenger, complimentandosi per gli articoli che lui pubblicava sul più importante quotidiano della loro città. Sembrava conoscerli a memoria. Astuta, aveva pensato Dante, che era un single di lungoleggi »

Ti chini per osservare controluce il pavimento della cucina. Secondo me lo trovi perfetto. Zero tracce, niente sporco. L’igiene ti fa stare bene. Non vorrei guastarti la giornata ma oggi mi sento incline a un comportamento azzardato. Certo potrei restarmene in disparte, come sempre, e lasciarti cullare nelle tue illusioni.leggi »

Eccola lì, sua nipote. Ancora in lacrime, seduta per terra a mangiarsi le unghie in quella cameretta ormai troppo piccola e piena di pupazzi che, ne era certa, la ragazza avrebbe voluto buttare via. Se solo avesse avuto il coraggio ma non lo aveva. Forse le somigliava, pensò Giulia abbozzandoleggi »

Salì le scale di corsa fino a metà della rampa, poi si fermò. Chiuse gli occhi per un lieve capogiro e si appoggiò al corrimano. L’agente immobiliare le chiese se stesse bene. Aprì gli occhi contro il muro giallo. In quel punto aveva giocato con Claudia e Maria Ida, immaginandoleggi »

Il primo giorno stava bene. Era tutto normale, come se non fosse accaduto niente. Anzi, si sentiva sicura di sé e in gran forma. Sua madre le chiese se si fosse misurata la febbre. «Non hai un bell’aspetto. Sembra che tu abbia appena ammazzato qualcuno.» Lei non disse niente, sileggi »

«Un mazzo di insalata a tre lire» era la sua frase preferita: minimo sforzo e massimo risultato. La gente si avvicinava, attirata dalla bellezza di quello scandire musicale e dal verde del vegetale pubblicizzato a prezzo conveniente, e rimaneva poi intrappolata da zucchini, fagiolini, pomodori e bietole esposti con cura.leggi »

COME SPENDERE DIECI MILIONI DI EURO NON TUOI E VIVERE FELICE Al risveglio è tutto come al solito. Quando ieri sera mi sono addormentata, il cane era nella sua cuccia e adesso sta beato accanto a me nel letto. Mascalzone. Mi alzo. Devo aver fatto un sogno strano. Lavo illeggi »

TWENTY CENTURY WASH Nell’attimo in cui la quarantenne Pandora Vinciguerra guardò soddisfatta i tasti e le manopole della sua nuova “Tremilagiri+1 Deluxe”, in un universo spazio temporale parallelo, sua nonna Donna Ida Del Casale Spargisale nata Pepi, osservò deliziata la Zoppas appena comprata e al suo primo lavaggio. Alla centrifugaleggi »

26 Il vento misto a sabbia e acqua di mare le sferza la pelle. Seminuda, chissà da quanto è abbracciata al tronco ruvido della palma. Nell’urto contro la pianta ha perso tutto, anche la borsa che si era messa a tracolla prima di scappare. E con quella il passaporto, illeggi »